giovedì 22 aprile 2010

PRENOTA ON LINE E RISPARMIA TEMPO. NON PER TUTTI!

pagare+con+carta+di+creditoTra le mie esperienze lavorative (tralasciando quello che faccio ora), ve ne sono nel settore turistico, prenotazione viaggi e vacanze, che serenamente riposano nel passato.

Ad un certo punto della mia vita decisi di soddisfare un mio "desiderio". Mandare le persone in vacanza.

Ma la mia fede in Internet e nei contatti a distanza iniziava già a mostrarsi vivace, così entrai nel mondo delle agenzie viaggi on line .

Alla prima prenotazione viaggi della mia vita mi capitò forse il più bell'aneddoto della storia del turismo on line.

Con l'agenzia online il cliente non può pagare in contanti, almeno attualmente, mancando ancora il teletrasporto e non essendo il caso di effettuare prenotazioni sulla sola parola di un cliente sconosciuto. L'opzione è gratis ma poi se ti confemo la prenotazione e non saldi è l'agenzia che ci rimette i soldi.

A compensazione dell'immaterialità della transazione (pagamento a distanza) il mio indimenticabile cliente aveva a disposizione altri metodi:
  • bonifico bancario
  • carta di credito o prepagata tramite transazione online su server protetto
  • vaglia postale

Facile, no? E invece no!

Il mio cliente adorato non si fida di transare su Internet e sceglie il pagamento con vaglia postale per controllare con gli occhi suoi in quali mani finiranno i soldi.

Ok, è un tuo diritto, quando fai il vaglia mandami la ricevuta via fax così ti completo la prenotazione.

Inizio a fermare l'alloggio e attendo fiduciosa il fax della ricevuta del vaglia.

Ventiquattro ore dopo, mentre mi sta per scadere l'opzione, il cliente ancora non si è fatto vivo.
E' morto? Ci ha ripensato? Ha prenotato altrove? E' stato investito da una macchina mentre si recava alla posta? Sta ancora decidendo cosa fare?

Finalmente squilla il telefono e sento l'allucinante storia.

Tizio, chiameremo così questo cliente di mezz'età, era sì andato alla posta la mattina stessa ma, non fidandosi di portare tanti contanti in giro, aveva deciso di pagare il vaglia con la carta di credito, lasciando sbigottita e in difficoltà la povera impiegata, la quale ha dovuto spiegargli la differenza tra un vaglia e una carta di credito. Infine si era anche permessa di pregarlo, non essendo correntista da loro, di portare i soldi, quelli veri, mica quelli digitali. Insomma, il vaglia è di carta quindi si paga con la cartamoneta.

Tizio mi raccontò questa storia con dovizia di particolari, non nascondendo, porello, una certa perplessità per ciò che gli era stato confidato. E chiedeva conforto a me medesima, fonicamente contrita come lui dall'accaduto, ma visivamente toccata dallo scorrere dei minuti che distavano alla scadenza della opzione col tour operator, mentre in cuor mio ringraziavo il cielo che non vedesse la mia espressione.

Neanche per un attimo pensai al fatto che se si fosse deciso a fare la transazione con la carta di credito avrebbe già stretto tra le mani la sua conferma di prenotazione. Mi sbagliavo.

Datogli ragione su tutto, anche sul fatto che l'impiegata avesse inventato una scusa per non lavorare, lo instradai verso il metodo di pagamento carta di credito con transazione online, assicurandogli che il server era protettissimo, mai avuto casi di violazione dati, phishing, cali di tensione o sbronza della connessione internet.

Finalmente si convince, però mi dice che in questo momento non può accedere al pc di casa e restiamo d'accordo che allungo la opzione e gli invio in email il link alla pagina dove farà la transazione.

Attendo fiduciosa, un po' meno della prima volta dato il tipo, ma sì dài ci crediamo, la email con le istruzioni era a prova di asino.

Squilla il telefono la mattina dopo, di nuovo lui, ancora un problema ma questa volta sembra più grave. E sì che la non accettazione della carta di credito a pagamento di un vaglia l'aveva presa male, ma stavolta il tono è preoccupatissimo.

Tizio: "Ma che avete fatto alla mia carta di credito???? Non funziona più!!!"

IO: "Come non funziona più, mi spieghi un attimo tutto quello che ha fatto".

Tizio mi descrive uno scenario allucinante, lui sulla pagina del pagamento "Carta di Credito" del sito, inserisce i dati e il computer, disgraziato, gli risponde picche! No transazione, no parti.

Tizio, nella sua infinita misericordia, e probabilmente alla sua prima transazione online, completamente in panico, sostiene che quella transazione ha fatto "qualcosa" alla sua carta, perché non funziona più, è morta!!!

Io lo tranquillizzo e gli dò una possibile spiegazione dell'accaduto, e cioé che non ci fossero abbastanza soldi sulla carta, probabilmente per spese pregresse, ma lui mi risponde "No, i soldi ci sono sempre su quella carta, non è possibile che siano finiti" contrito attacca il telefono piangente.

Cliente perso? No!

Mi ritelefona giulivo la sera stessa. Sdoppiamento di personalità? L'eccesso di tristezza lo ha fatto "fondere"? Neanche!

Tizio era appena tornato dalla banca, dove si era recato per far controllare la sua amata carta e richiedere una rianimazione causa stress da "transazione online nociva", questa la sua diagnosi.

La Banca, probabilmente ridendo a più non posso, gli ha rivelato che la sua carta era ancora viva e vegeta, perfettamente funzionante, mentre non si poteva dire lo stesso del cervello del mio cliente.

Infatti le carte di credito bancarie hanno un fondo mensile, se tu hai un fondo di 1000, ne hai usate per cose tue 500 e ora vuoi pagare 800 ti freghi perché la carta di credito non ci arriva. Tizio, non lo sapeva, lui era (probabilmente) convinto che il fondo fosse costante nel mese anziché a scalare, o ancora meglio che la sua carta non avesse un fondo, proprio perché era la sua carta.

Dopo la rivelazione che la sua carta non era morta, Tizio era stato così contento da tornare a casa per chiamarmi al telefono e raccontarmi quanto fosse felice.

Scuse per aver pensato male di me e dell'agenzia no, naturalmente, ci pensai comunque io a ricordarglielo.

Tizio indi decide di confermarmi la prenotazione. Siamo molto vicini alla data di partenza o ti decidi ora o non parti più. Mi hai vanificato il vaglia, perché lo volevi pagare con la carta di credito, poi mi hai bocciato la carta perché non ci sono abbastanza soldi: finalmente sceglie IL metodo, il bonifico bancario.

Fateci caso: Tizio era APPENA stato in banca, si era assicurato che la carta funzionasse, ma non ha pensato neanche per un attimo "Già che ci sono faccio il bonifico e risparmio tempo".

Così il giorno dopo io a fremere per l'ansia che oramai erano pochissimi posti per la vacanza e non mi davano più l'opzione per quella deliziosa offerta lastminute che avevamo adocchiato, lui in banca DI NUOVO per fare il benedetto bonifico.

Riuscirà a fare un fax? Per fortuna sì.
Prenotazione completata e cliente partito, nella mia mente un solo pensiero.
"Speriamo non tocchi MAI PIU' una carta di credito...."

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