mercoledì 21 aprile 2010

PAID TO WRITE: TU SCRIVI IO GUADAGNO

guadagnare-scrivendoAprire un sito paid to write è il nuovo trend del web. Incarna il sogno di ogni idealista, la divisione dei guadagni su base meritocratica.
Ma cosa succede se il webmaster è un Demente Digitale?

L'utopia del web, il paid to write, invade la rete: dalle aziende agli studenti, dai nativi digitali alle testate giornalistiche.
Letteralmente "paid to write" significa "Pagato per scrivere" ovvero "guadagna scrivendo".

La maggior parte, se non tutti, dei paid to write, si basa sull'utilizzo di Adsense, quei bannerini che appaiono accanto alla scritta "Annunci Google".

Ogni volta che un visitatore legge il vostro articolo, quei bannerini appaiono generando "Impressions", cioè visualizzazioni e se un lettore clicca su uno di essi vi fa guadagnare soldi.

Generalmente il guadagno complessivo viene diviso tra il paid to write(webmaster o proprietario del blog) e l'autore dell'articolo, definito cordialmente "Articolista", un nome simpatico per una professione che nemmeno esiste.

Alcuni paid to write danno tutte le impressions all'autore (100% di guadagno) mentre molti altri webmaster ti propongono un accordo del tipo: "un X percento di impressions a te che scrivi e il resto a me che ti dò lo spazio, ti dò l'uso del sito, devo pagare l'hosting, devo pensare alla manutenzione etc etc...".

Generalmente le quote articolista-webmaster sono 90%-10%, 80%-20%, 50%-50%, 95%-5%, ma le combinazioni possono essere a piacere. Dipende da quanto il Webmaster, o chi possiede il blog categoria paid to write, decide di tenersi per sé.

Molti paid to write sono corretti, non sgarrano una volta, ma di tanto in tanto capita quella pecora nera, un paid to write seriamente inficiato proprio da quel webmaster (che chiamerò Dementor) il quale, non avendo studiato bene l'inglese, traduce "Paid To Write" con "Tu scrivi, io guadagno".

E così, un giorno Dementor apre il suo meraviglioso paid to write: gli dona una veste grafica pacchiana, si piazza su un hosting di terza mano che cade un giorno sì e uno no, e spaccia per Offerta di Lavoro seria il suo sistema "Tu scrivi, io guadagno".

Dove però la famosa percentuale X di guadagno dell'autore è molto, molto inferiore a quanto promesso, anche del 15% in meno. Lui ovviamente pensa che non ve ne accorgiate. Se avesse saputo che sapevate contare non vi avrebbe mai dato l'accesso al suo eccezionale paid to write.

E se glielo fate notare? Vi dice che è sicuramente avete visto male, che è colpa dell'hosting di terza mano, del fatto che quel giorno pioveva, o che l'algoritmo che gestisce le impressions è andato "un attimino in tilt".

Fin quando riuscirà a raccontarvi bugie, voi scriverete per lui.
Se un giorno ve ne andate? Colpa vostra che non siete aziendali, guardatevi allo specchio, avete il simbolo dell'euro negli occhi.
E a Dementor gli articolisti col cervello non piacciono.

Morale: attenti a quelli che elogiano troppo il loro paid to write.

Come diceva Lorenzo De' Medici:
Quanto è bello il paid to write che non paga tuttavia!
Chi vuol scriver lieto, sia: dei soldon non v'è certezza


NOTE: Ovviamente "dementor" è un nomignolo fittizio


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4 commenti:

Fabiola ha detto...

Le tue parole sono un vero manifesto! Tutti noi che lavoriamo nel web dovremmo stamparlo e studiarlo a memoria come un mantra! Se posso aggiungerei il fatto che troppo spesso gli articoli vengono lasciati indietro, spariscono dalla home come inghiottiti dai vari REblog meglio raccomandati.
Meglio scrivere in proprio e inviare a servizi come diggita...
Complimenti per la tua lucida retorica!!!

Recenso ha detto...

Ehilà! Sei la prima a commentare il nuovo blog.
Non potevo sperare battesimo migliore!
Grazie a te :)

Trucchi computer ha detto...

Articolo molto carino e d'impatto, però non tutti i webmaster sono disonesti! ;)

Recenso ha detto...

@Trucchi Computer
Assolutamente d'accordo con te sulla serietà di molti webmaster.

Come dicevo nell'articolo ci sono molti Paid To Write gestiti benissimo e con cui è un piacere lavorarci.

Anzi, proprio per questo le pecore nere si notano di più ;)
Grazie per la visita :)

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